Come richiedere il bonus 1000 euro Regione Campania

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L’emergenza dovuta alla diffusione del virus Sars Cov 2 si è rapidamente trasformata da emergenza sanitaria in emergenza socio economica. Il lockdown imposto dalle autorità ha avuto l’effetto di paralizzare l’intero sistema produttivo e commerciale del paese con evidenti ricadute sull’economia e sul reddito di molti cittadini. Per venire incontro alle problematiche economiche il governo e le regioni, a vario titolo, hanno stanziato fondi e messo in atto piano di sostegno rivolti ad imprese, famiglie e lavoratori. In questo articolo ci occuperemo di fornire alcune informazioni utili relativamente al bonus di mille euro per partire iva e professionisti predisposto dalla regione Campania.

La Regione Campania ha messo a disposizione 80 milioni di euro per questo particolare intervento qui Il bando.

Chi sono i beneficiari del bonus 1000 euro Campania

Gli aventi diritti sono tutti i professionisti e i lavoratori autonomi titolari di partita IVA che rispettino i seguenti requisiti:

  • La partita iva doveva essere già attiva alla data del 23/02/2020,
  • I richiedenti non devono aver superato il fatturato* di 35.000€ nel 2019.
  • che abbiano iniziato l’attività prima del 1/1/2020;
  • che abbiano sede/studio in Campania;
  • siano iscritti agli ordini professionali e rispettive casse previdenziali  o alla gestione separata dell’INPS

* compensi professionali percepiti al netto dei contributi obbligatori alla Cassa previdenziale e delle spese anticipate per conto del cliente/committente.

Attenzione!! Non può partecipare né chi ha aperto la partita iva dal 1/1/2020 né chi ha cessato la PARTITA IVA prima del giorno 23/2/2020.

Qualora si rispettino i requisiti visti in precedenza ma si percepiscano altre entrate, in particolare dovute a lavoro dipendente o pensione, si perderà il diritto al beneficio. Sono inoltre esclusi i lavoratori autonomi che non esercitano attività professionali.

Il bonus di 1000 euro della regione va a sommarsi ad altre iniziative di assistenza previste dal governo, esso, come espressamente chiarito nel bando, è cumulabile con altri incentivi, indennità e agevolazioni, emanate per fronteggiare la crisi causata dal Covid-19. Per maggiori chiarimenti a riguardo è possibile consultare altre informazioni utili.

Come si presenta la domanda per il bonus di mille euro

Per snellire e velocizzare il processo di acquisizione delle domande di bonus per professionisti e partite iva, la regione Campania ha previsto che la domanda di bonus dovrà essere presentata esclusivamente con modalità on-line (le domande inviate a mezzo PEC saranno automaticamente escluse precisa la regione in una nota di chiarimento). A tal fine è stata prevista una piattaforma, il cui nome lascia trapelare la voglia del presidente e della giunta comunale campana di non abbandonare i professionisti che hanno visto ridursi i loro introiti a causa del corona virus.

La piattaforma è raggiungibile all’indirizzo: https://coniprofessionisti.regione.campania.it

Essa sarà attiva a partire dalle ore 10:00 del giorno 22 Aprile e sarà aperta soltanto per la registrazione degli utenti, che avverrà necessariamente a mezzo di un indirizzo di posta elettronica certificata (con un indirizzo si potrà inviare una ed una sola domanda). Solo a partire dalle 10:00 del giorno 24 Aprile sarà possibile inoltrare le domande.

Il termine ultimo di invio è previsto, slavo proroghe, per il giorno 8 Maggio 2020

Una volta registrati, il sistema invierà in automatico una PEC di conferma della registrazione e all’interno della quale sarà possibile trovare una password temporanea che consentirà l’accesso al sistema.

Una volta autenticati, sarà necessario completare la domanda di richiesta del bonus, il processo sarà totalmente on-line. Una volta completata, la domanda deve essere salvata in formato pdf e firmata digitalmente, fatto ciò sarà compito del richiedente ricaricarla nel sistema e inviarla.

Fortunatamente la regione Campania ha previsto una modalità smart di invio anche per i richiedenti non in possesso di firma digitale, questi ultimi infatti, potranno stampare e firmare la domanda. Una volta firmata basterà scannerizzare la domanda firmata e allegarla insieme ad una copia leggibile del documento d’identità (attenzione che non sia scaduto!!).

Anche in questo caso la domanda scannerizzata dovrà essere caricata nel sistema in formato pdf ed inviata (il file PDF contenente domanda e copia del documento di identità deve essere unico).

Attenzione!! Domande non firmate verranno ritenute inammissibile e rigettate.

A questo punto il sistema invierà al richiedente la conferma di avvenuta ricezione della domanda accompagnata da una ricevuta atta a testimoniare l’avvenuta presentazione della domanda di bonus. Oltre a ciò il sistema si occuperà di catalogare le domande assegnando loro, data, ora di arrivo, e un numero progressivo.

Il bando della regione specifica che la best practice per garantire una maggiore fluidità delle procedure è quella di firmare digitalmente il modulo di domanda, tale cosa, si legge favorirà il processo di erogazione del contributo. Per quelli senza firma digitale i tempi di erogazione potrebbero essere più lunghi.

Attenzione!! Non è consentita la firma digitale da parte di intermediari.

Il pagamento del contributo avverrà direttamente sul conto collegato al richiedente, il quale sarà tenuto a rilasciare l’IBAN in fase di registrazione. Si precisa che non sono ammessi iban collegati a carte prepagate o a conti paypal o libretto postale smart.

Come da disposizioni della Regione Campania, le domande di richiesta del bonus di mille euro per partite iva e professionisti vengono rese nella forma di dichiarazione sostitutiva di certificazione/atto notorio e sono soggette alla responsabilità, anche penale, in caso di dichiarazioni mendaci.

In caso di necessità vi ricordiamo che è possibile comunicare per qualsiasi necessità grazie all’indirizzo PEC dedicato bonusprofessionisticovid@pec.regione.campania.it.

Vi ricordiamo di inserire il numero di domanda e di comunicare sempre tramite indirizzo PEC.

Per ulteriori chiarimenti vi rimandiamo alla pagina chiarimenti della Regione Campania

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